Un progetto di
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In collaborazione con
The Cinematic Orchestra ha sempre sfidato categorie e convenzioni. Né un’orchestra né una band, non un atto di puro jazz, non di elettronica, ma di forte influenza jazz e originariamente radicato nella scena elettronica londinese. Un rifiuto al compromesso, al piegarsi alla classificazione, a seguire le convenzioni.
Proporre un nuovo album (nuovo in ogni senso) non è mai facile e dopo il successo di “Ma Fleur”, la band ha reinventato la narrativa del suo stile per come mantenere il processo artistico vivo e ispirato.
La nuova formazione in duo composta dal fondatore Jason Swinscoe e dal collega di lunga data Dominic Smith, ha esplorato la loro sfiducia nei confronti di alcune delle nuove tendenze politiche, culturali e mediatiche.
I loro lavori suonano oggi come un appello all’autoesame, un approccio più critico e un rinnovato bisogno di empatia. Ne deriva “To Believe”, una meditazione sulla nostra coscienza in questo momento, una domanda, non una risposta, un album che va contro la tendenza di creare ammiccanti playlist di 3 minuti e che cerca di dare un’alternativa, qualcosa di più raro e importante.
