Un progetto di
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Siamo spiacenti di comunicarvi che purtroppo, per motivi di salute, Zakir Hussain ha dovuto sospendere la tournée e non sarà con noi in Triennale Milano Teatro.
Verrà sostituito da Marcus Gilmore, alla batteria
Per eventuali rimborsi dei biglietti scrivere a info@ponderosa.it
Un dialogo in musica che non ha bisogno di parole per comunicare con i propri spettatori, perché trova il suo filo diretto appoggiandosi su note improvvisate rese comprensibili dall’elevato gergo jazz. Un trio inedito da Dave Holland, uno dei più importanti bassisti della storia del jazz, accompagnato dall’iconico sassofonista Chris Potter e dal rinomato maestro indiano di tablas Zakir Hussain.
Un dialogo in musica che non ha bisogno di parole per comunicare con i propri spettatori, perché trova il suo filo diretto appoggiandosi su note improvvisate rese comprensibili dall’elevato gergo jazz. Un trio inedito da Dave Holland, uno dei più importanti bassisti della storia del jazz, accompagnato dall’iconico sassofonista Chris Potter e dal rinomato maestro indiano di tablas Zakir Hussain.
Il trio normalmente appartiene a un più ampio ensemble, i Crosscurrents, che si sono distinti musicalmente per aver indagato i confini della musica indiana e del jazz. Un mix di ragas swing che li ha resi il punto focale dell’EGF London Jazz Festival del 2017 vedendo sul palco musicisti indiani al pianoforte e alla chitarra, un progetto dall’aria quasi esplorativa. Ma in questa ridotta line up, il comfort dato dall’ensemble di musicisti è sostituito dal calore sonoro della batteria indiana di Hussain, mentre la profondità e il rapporto con la band trasmettono l’idea che i musicisti sanno esattamente di calpestare un terreno a loro familiare”.
Line Up
Dave Holland – basso
Chris Potter – sassofono
Marcus Gilmore – Drums (in sostituzione di Zakir Hussain)
Marcus Gilmore
Batterista jazz americano, Marcus Gilmore si è esibito con nomi internazionali del jazz contemporaneo.
Nel 2009, il critico del New York Times Ben Ratliff ha incluso Gilmore nella sua lista di batteristi che stanno “trovando nuovi modi di guardare alla batteria e al jazz stesso”, affermando che “ha creato quel piacevole brusio cittadino quando qualcuno di nuovo e speciale soffia nei club e nelle jam session di New York”.
