Un progetto di
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“Non voglio dare un nome alla mia musica. Altre persone possono dare un nome a quello che faccio. È solo l’unione di ciò che ho ascoltato e di ciò che ho imparato. Ha alcuni elementi di musica classica, ha un po’ di rock, ha un po’ di jazz, ma non ho bisogno di dargli un nome” con queste parole Hiromi definisce la sua musica.
Il Giappone ha prodotto un numero impressionante di pianisti jazz, da Toshiko Akiyoshi e Makoto Ozone. E ora, nel bel mezzo del cambiamento del 21° secolo, la pianista Hiromi è l’ultima di quella linea di straordinari musicisti. Nata ad Hamamatsu, Shizuoka, in Giappone, inizia le sue prime lezioni di pianoforte all’età di sei anni. Dall’uscita nel 2003 del suo album di debutto “Another Mind”, Hiromi ha elettrizzato il pubblico e la critica a est e a ovest, con un’energia creativa che comprende e eclissa i confini dei parametri jazz, classici e pop, portando l’improvvisazione e la composizione a nuovi livelli di complessità e raffinatezza. Nella sua carriera Hiromi ha raggiunto diversi riconoscimenti tra cui un Grammy, frutto di un’esplorazione continua che la contraddistingue e dell’utilizzo di una tavolozza sonora del tutto unica e spiazzante.
Line up:
Hiromi – pianoforte e tastiere
Adam O’Farrill – tromba
Hadrien Feraud – basso
Gene Coye – Batteria
