Franco Matticchio - JAZZMI

JAZZMI

Tags: Art

Data

venerdì 18 Ottobre - sabato 11 Gennaio
Ongoing...

Franco Matticchio

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Qualche volta

Ora

18:00

Luogo

Volvo Studio Milano
Viale della Liberazione angolo Via Melchiorre Gioia
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Qualche volta disegnare è come pattinare su un lago gelato, qualche volta è come scalare una montagna rocciosa, e qualche volta è come inoltrarsi in una giungla inestricabile. Qualche volta.

Franco Matticchio

Ogni volta che mi imbatto nell’opera di Matticchio “pattino su un lago gelato, e mi inoltro in una giungla inestricabile”. E come nei nonsense, tutta la insensatezza, assurdità che di primo acchito appare, si manifesta dentro di me come un inatteso pensiero cristallino che scende in profondità, apre i miei occhi, e mi fa vedere quello che c’è e che il senso, o il buon senso, nasconde. È un esercizio nuovo poter guardare e vedere, è un esercizio di assoluto godimento.

Elisabetta Sgarbi

Nonsense tra lirismo e ironia, paradossi, immagini fumettose e oniriche che fanno riflettere e sorridere: questa la cifra stilistica dell’artista Franco Matticchio – illustratore, fumettista e pittore.


Un pensatore prima di tutto che si muove tra chiaroscuri ed ombre per mettere meglio in luce significati reconditi, da scoprire quasi timidamente, prendendo a prestito il suo sguardo da fanciullo che un po’ sogna e un po’ sveglia. In breve, un grande Maestro.

Ma quale filo oggi lo porta fino al Volvo Studio Milano? Un filo invisibile, un insieme di coincidenze che forse tali non sono. Così, mentre la Fondazione Sgarbi allestiva la mostra presso la Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno nell’ambito di Linus Festival del Fumetto – portando ora l’esposizione a Milano al Volvo Studio – JAZZMI chiedeva all’artista di interpretare attraverso la sua sensibilità e arte lo spirito di una rassegna che ogni anno immerge il jazz negli spazi vitali della città. E dal momento che Volvo Studio è uno dei palcoscenici principali di JAZZMI, ecco il filo nascosto che annoda tutto: una mostra molto speciale, sorprendente e unica, in cui c’è posto anche per un dialogo inedito tra arte e musica, come in una jam session.


“Franco Matticchio. Qualche volta”  è il meraviglioso allestimento curato da Elisabetta Sgarbi – che già aveva portato al Volvo Studio le copertine disegnate da Manuele Fior per i romanzi di G. Scerbanenco – che racconta il percorso artistico di un Maestro capace di passare dalle copertine del New Yorker ai fumetti fino agli schermi cinematografici (sua la sigla animata del film “Il Mostro” di R. Benigni) con la semplicità, la leggerezza e la profondità dei grandi.

La mostra propone le opere dell’artista invitando il pubblico ad esplorare il dialogo tra animali ed esseri umani. In più, solo durante JAZZMI la mostra ospiterà l’originale immagine ufficiale (completa dei bozzetti preparatori) creata da Franco Matticchio per la rassegna.

A rendere ancora più eccezionale la serata di inaugurazione sarà la presenza del Maestro in persona, che venendo meno per una volta alla sua leggendaria riservatezza ha accolto l’invito di Elisabetta Sgarbi a partecipare a questa straordinaria presentazione.

A cura di Elisabetta Sgarbi

FRANCO MATTICCHIO è nato nel 1957. Dal 1985 al 1992 disegna storie a fumetti, uscite su «linus», molte delle quali riunite nel libro “Sensa senso”. Nel 1994 realizza i disegni e lo story board per il cartone animato dei titoli di testa del film” Il Mostro”, di Roberto Benigni. Tra le sue raccolte di disegni pubblicate ricordiamo: “Sogni e disegni” (1997), “Pflip” (2000) e “Trilogia del signor Ahi” (2005), per i tipi di Nuages. Del 2004 è “Via Cimabue”, un catalogo di dipinti realizzati tra il 1981 e il 2003. Nel dicembre 1999 ha disegnato una copertina per il «New Yorker». Ha illustrato anche alcuni libri per ragazzi, tra cui ricordiamo “Che animale sei?” di Paola Mastrocola (Guanda 2005) e “Ti tirano le pietre” (Gallucci 2006). Collabora alle riviste «L’Indice», «Internazionale», «Riza psicosomatica», «24», «Gioia casa», «Top Girl» e «Lo Straniero».